Castello

Raccontare la storia del castello è raccontare la storia dei nostri feudatari. Nel 1343 arrivarono nel nostro paese i Lagonière che ben presto divennero della Lagonessa e infine della Leonessa. Questa famiglia rimase proprietaria fino al 1797 con Giuseppe Maria. Estinto il ramo maschile, il titolo passò per filiazione femminile ai Ruffo e con Carolina Ruffo ai Pignatelli di Monteroduni. Alfonso Pignatelli della Leonessa (1825-1929) fu il primo feudatario con questo cognome ed era proprietario del castello di San Martino. Si tratta dello stesso titolo conservato fino ad oggi dal Duca Giovanni Pignatelli della Leonessa attuale proprietario del castello.

Ristrutturato più volte durante il periodo di dominazione normanno - sveva, il castello conserva ancora oggi l’originaria fisionomia di fortezza medievale. Vi segnaliamo la seconda porta, a ballatoio coperto  per il lancio di pietre e dardi, e la terza porta con la saracinesca, dove si gettava l'olio bollente quale ultima difesa. All'interno del castello sono ancora visibili: la cisterna per la raccolta dell’acqua piovana, le prigioni, le garitte e l’oratorio interno. Nell'800 fu abbandonato e nel 1908 ci fu l'abbattimento del "Mastio". E' stato restaurato e reso di nuovo abitabile  dalla Duchessa Carmela (Melina) Pignatelli della Leonessa.

Una volta entrati dalla seconda porta, sulla destra vi è l'’entrata della cappella gentilizia. A pochi metri dalla cappella un breve androne con una tipica scala a gradoni in pietra per consentire l'ingresso cavallo. Il cortile centrale è a pianta quadrilatera, dominato da un’ampia scala a doppia rampa, da cui si raggiungono le stanze del piano superiore.

Tra le particolarità del castello vi segnaliamo i pavimenti. Nel salone più grande vi è una pavimentazione lignea, con soffitto a volte ogivali e a crociera. La grande sala è ricca di decorazioni e affreschi parietali dei secoli XVII-XVIII raffiguranti scene relative ad episodi storici rilevanti per la casata della Leonessa. Il salone comunica con un’interessante sala cassettonata, attualmente sala da pranzo, la cui copertura rivela negli angoli l’antica struttura muraria a crociera. Il ribassamento delle antiche volte, effettuato nel 700, serviva a rendere più abitabili gli ambienti e a raddoppiare gli spazi. La Corte Ducale, che viveva nel castello, era composta oltre che dalla famiglia, da ben 46 persone. All'interno della torre mastio si apre un ambiente dove sono custoditi bauli e arredo d'epoca. Continuando si accede al pozzo con la cisterna d'acqua piovana. Al piano superiore vi è l'accesso per la terrazza del mastio. Il Mastio alla base ha le pareti di circa 5 metri di spessore. Collegato al castello vi è il giardino pensile delimitato da una poderosa cinta fortificata che circonda l’intera sommità dell’altura; tuttora coltivato, contiene numerose piante ornamentali, fioriere ed alberi da frutta. 

 

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