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Carmelì 'a mammà, co chi l'hai vista 'a luna' e maggio?

12 AGOSTO - SPAZIO SCENICO

ORE 21.00

COMPAGNIA DEL TEATRO DI DONNA PEPPA

 


L’Associazione Culturale del Teatro di Donna Peppa nasce nel settembre del 2000. L’associazione prende il nome da una delle prime capocomiche napoletane, mamma del grande Pulcinella Antonio Petito. Giuseppina Errico, Donna Peppa, comunemente chiamata dai napoletani, era donna energica ed autoritaria, nella vita d’ogni giorno come sulla scena. Il suo teatro era ubicato a Piazza del Carmine e prima di essere attrice, era anche cassiera del teatro. Il via ai suoi spettacoli veniva dato con uno stridulo suono di trombetta, tanto è vero che nel gergo teatrale è in uso ancora dire l’espressione: “Donna Pè suonate” per dare inizio allo spettacolo. Il gruppo si avvale di un nutrito cast di attori ed attrici (circa una ventina) ed è guidato alla Presidenza ed alla regia da Antonello Aprea, nella vita fisioterapista e nel mondo dell’arte apprezzo presepista e nel mondo teatrale attore e regista dal valore indiscusso. E’ tradizione che gli spettacoli di Antonello Aprea si tengano sempre nei mesi di febbraio o marzo di ogni anno con una serie di repliche (circa con pieno successo di pubblico e di critica. Successi precedenti sono stati “Madame quatte solde”, “Scarpa doppie e cervelle fine”, “Arezzo 29?, “Donna Cuncè passa a vacca” e “Quante ‘e femmine se metteno ‘o cazone”. Aprea ama attingere il suo fortunato repertorio teatrale da Gaetano Di Maio.





Carmelì a mammà co chi l’hai vista ‘a luna e maggio?
È la brillantissima commedia napoletana tratta da “Nu bambeniello e tre San Giuseppe” di G. di Maio, adattata dal regista Antonello Aprea, che sarà portata a San Martino Arte.



Note di regia
Una tipica ragazza di campagna nostrana, bella e solare, che vive in un paesino arroccato, lontano dalla mondanità, con una famiglia semplice, dedita al lavoro della terra ed ai suoi frutti, ed attorniata da tanti compaesani pettegoli e “inciucioni” che non aspettano altro che “mormorare” sul fatto del giorno, si ritrova incinta prima ancora di essere sposata e, soprattutto senza sapere chi dei suoi tre amanti è il padre del bambino. Una storia scontata? Niente affatto. La voglia di emergere a tutti i costi e, il difficile e delicato rapporto madre-figlia, la rendono più che mai contemporanea ed emblematica . Tutto nasce in piccolo Paesino di Campagna, dove Carmelina (Valeria Minghelli), spinta dalla madre Lionora (Teresa Di Rosa), va a Roma a fare un provino per un film, che poi, si rivelerà a loro insaputa, destinato ad un solo pubblico adulto. Ritornate a casa, la notizia della malefatta è già sulla bocca di tutti, così Carmelina, si ritrova a dover fare i conti con tutte le malelingue del paese ma soprattutto, con il fidanzato Giovannino (Antonio Auricchio) di ritorno dalla Germania e, che non vede da circa un anno.Carmelina, convinta del rifiuto del fidanzato Giovannino e, per la paura di restare per sempre sola, si concede prima “all’avvocato” (Antonio Nigro), poi “all’aucellaro” (Gennaro Ascione), ed infine allo “sfasulato campagnolo”del paese (Francesco Giugliano), con la speranza, che almeno uno dei tre, se la sposi. Ed è qui che s’infittisce la trama, perchè Carmelina scopre di essere incinta e, presa dall’angoscia e dalla paura, si confida con un amico del padre, venuto in visita da Napoli Filiberto (Maurizio Gioia), il quale cerca di aiutala a nascondere la malefatta, senza sapere che, la situazione è molto più complicata di ciò che s’immagina. A tutto ciò si aggiungono i genitori del Fidanzato Giovannino, il temibile e manesco Fiascone (Salvatore Maiorino) accompagnato dalla moglie, (Alda Orsino) e dalla figlia rozza Vicenzella (Arianna Iacomono), i quali, venuti a conoscenza del fattaccio vogliono evitare questo matrimonio, fino a quando però, non arrivano la casting da Roma (Veronica Ammendola) con la produttrice giapponese Cazù (Antonietta Russo), ad offrire un importante contratto milionario alla ragazza di campagna con il più bel popò del momento e, allora lì … tutto cambia, i tre pretendenti che fino ad allora avevano fatto orecchie da mercante ora, sono disposti ad assumersi tutte le loro responsabilità, per non parlare dei genitori di Giovannino, i quali vogliono trasferirsi a Roma, con quella che fino a un attimo prima avevano definito … “una poco di buono”, e così la situazione si ribalta ma… la decisione resta solo al buon cuore di Carmelina…che sarà l’unica a dover decidere…cosa farà?. Tra colpi di scena ed equivoci dettati dalla presenza della Zia Matilde (Enza Ascione), anziana e, molto sorda, da Luigino (Giancarlo Sorrentino), fratello di Carmelina spavaldo campagnolo ma, che dice sempre la cosa sbagliata al momento sbagliato, dalla “Mammara”(Carmela Maria) inciuciona e con una figlia Masella (Patrizia Gammaldi) brutta ma con una grande voglia di trovare un marito, e dalla sorella Adarella (Ileana Rivieccio) colpita di riflesso dalle malelingue del paese, si consuma una vicenda tutta da ridere.



PERSONAGGI ed INTERPRETI
in ordine di apparizione

 

Francesca Alda Orsino
Carmelina Valeri Minghelli
Concetta Carmela Maria
Adarella Ileana Rivieccio
Masella Patrizia Gammaldi
Matilde Enza Ascione
Nicolino Gennaro Ascione
Eleonora Teresa Di Rosa
Luigino Giancarlo Sorrentino
Raimondo Antonio Nigro
Pasquale Antonello Aprea
Guaglione Giuseppe Argento
Filiberto Maurizio Gioia
Leopoldo Francesco Giuliano
Giovannino Antonio Auricchio
Vincenzella Arianna Iacomino
Fiascone Salvatore Majorino
Silvana Veronica Amendola
Cazù Antonietta Russo


Costumi: CarmAlda
Scene: Aprea, Sorrentino, Ascione
Organizzazione generale: G. Sorrentino, V. Minghelli
Direzione artistica: Teresa Di Rosa, Enza Ascione
Addetto stampa: Giuliano Orsino
Suggeritrice: Veronica Ammendola
Adattamento e Regia: Antonello Aprea